Palazzo Lazzarini

Il palazzo, del XIII secolo, fa da sfondo alla piazza del Comune ed è stato più volte trasformato per cui presenta una commistione di elementi originali insieme a quelli ricostruiti in stile neo-gotico.
All’interno del palazzo sono attualmente ospitati la Biblioteca comunale e la Pinacoteca civica.

La facciata mostra la commistione tra elementi medievali e aggiunte di stile neogotico: in alto si possono ammirare una fila di merli ghibellini mentre al di sotto della copertura in coppi si sviluppa una centina formata da un intreccio a rilievo con archetti ogivali e a tutto testo nonché finestre ornate da cornici e bassorilievi; al piano terra è possibile osservare il monumentale portale di accesso con colonne tortili sormontato dallo stemma gentilizio della famiglia Lazzarini costituito da un pesce grosso che ne mangia uno piccolo. L’ origine di questo palazzo è collegata alla venuta del capostipite dei Lazzarini, il conte Werner della famiglia dei conti di Lenzburg, calato in Italia dalla Germania nel 1053 con Federico di Lorena in aiuto del Papa San Leone I. Costui si impossessò del castello di Morro e lo ampliò. Da qui complessa e ricca è la storia della famiglia Lazzarini. Il castello di Morro fu diverse volte conteso tra questa famiglia e il vescovo di Fermo. Nel 1164 Guarmiero IV della famiglia Lazzarini perse il castello di Morro in favore del vescovo di Fermo Baligano. Poi vennero Gualtiero e Lazzarino da cui ebbe origine il cognome dei Lazzarini. All’ interno del palazzo c’ era una lapide del 1247 a ricordo di un restauro avvenuto dopo la battaglia del 1245 combattuta tra le fazioni legate alla Chiesa di Roma e quelle all’ imperatore Federico II di Svevia. Il restauro avvenne per volere di Lazzarini dopo aver conquistato il castello. Lo perse nel 1248 perché cacciato dalla comunità di Morrovalle. Sul fronte del palazzo una ulteriore lapide testimonia di un secondo restauro avvenuto nel XVIII secolo. Questa iscrizione è posta sopra il portale centrale d’ accesso all’ edificio. Quest’ ultimo costituisce l’ elemento più importante del complesso. In stile gotico con colonne a torciglione rappresenta il riutilizzo di un materiale più antico inserito in un architettura neo-gotica. Esso apparteneva ad un castello che i Lazzarini avevano nella frazione di S. Lucia, fatto demolire nel 1500 da Papa Giulio II (imparentato ai Lazzarini) per alcuni misfatti operati dai membri di quella famiglia. Al centro della facciata si nota anche lo stemma della famiglia: un grande delfino abboccante un delfino piccolo. Nei due piani superiori una serie di finestre incorniciate con elementi decorativi, alla sommità un cornicione con motivi incrociati e una lunga fila di merli ghibellini aggiunti in epoca recente.

Informazioni

Nome della tabella
Località Loc. Acquacanina
Indirizzo Piazza Vittorio Emanuele
Costruzione XIV Secolo

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